46: Storie di tutti i giorni

 

 

 

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Storie sfocate, dicembre 2015

 

 

Una donna ha appena acceso il suo telefono. Da ieri sera che non vede le sue notifiche su facebook. Si è addormentata, mentre vedeva “L’isola dei famosi” su una poltrona arancione scomoda. Ma, quella poltrona fa le veci di un ansiolitico potente.

Un ragazzo ripassa la lezione. Tra meno di venti minuti, ha l’interrogazione di geografia. Ci va volontario. E non vuole fare brutta figura. Questa mattina si è alzato alle quattro per ripassare. E continua a farlo. Senza sosta. Ha mangiato mezzo cornetto, si è lavato ed è uscito senza salutare.

Una coppia giovane si accarezza. Lei dice a lui non ti preoccupare. E viceversa. Non possono avere figli ed oggi hanno un appuntamento con un primario importante. Un’eccellenza. Lei appare sicura, ma non lo è. Si è guardata allo specchio dieci volte da ieri sera, mentre lui dormiva. Si guardava e si chiedeva: “Ma, perché a me?” Non si è mai riuscita a dare una risposta.

Emma mi ha tenuto il posto sull’autobus. Era pieno. Ci siamo conosciuti lì. Lei lavora da un parrucchiere ed abita in un paesino. Non ha pause nel suo lavoro e viene pagata una miseria.

Ogni volta che prendo l’autobus, o sono in giro, o sono in un centro commerciale, o sono dal dentista, incontro storie. A volte, non le vedo per preservare la mia sensibilità. A volte, rifletto e cerco di capire cosa si nasconda dietro a una corazza. Dietro a un rossetto rosso e dei capelli disordinati.

Le persone camminano. Urlano, ridono. Si baciano sulle panchine. Si prendono un caffè. Portano a spasso il cane. Litigano, sgridano i figli troppo maleducati.

Ma, dietro alle persone ci sono le loro storie. Che noi non conosciamo. Non sappiamo, purtroppo o per fortuna, cosa hanno subito nella loro vita. O quali sono le loro gioie.

Ogni giorno, quando parliamo con le persone facciamo un passo indietro prima di dare una sentenza.

Perché dietro alle persone ci sono le loro storie. Che noi non conosciamo. Storie di vita, che vanno rispettate. E non giudicate.

Buona serata,

Em@

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12 pensieri su “46: Storie di tutti i giorni

  1. Mio caro amico…spesso purtroppo, si giudica troppo velocemente. Le persone hanno un vissuto che noi non conosciamo e le consideriamo tutte persone simili. Ma credo che solo il fatto di soffermarci a pensare un attimo prima di parlare, possa evitare di causare sofferenza a chi riceve, spesso senza richiesta da parte loro,una sentenza…inutile.

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  2. “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre.”
    Mi appassionano le storie, le costruisco attraverso situazioni ed espressioni, in fila alla cassa o in posta, mi domando curiosa cosa possa celarsi dietro l’apparenza delle persone con cui mi relaziono quotidianamente ma fugacemente e sempre nelle stesse circostanze, che vita conducano, chi siano fuori dal loro ruolo. Magari nelle loro vite succede qualcosa che mai mi aspetterei. E così mi alleno a fantasticare senza che il pregiudizio monopolizzi il pensiero e appiattisca e avveleni la molteplicità degli aspetti.
    Bellissima riflessione😊!

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      1. Essendo ancora una pivella nell’utilizzo di wordpress e aggirandomi da poco in questo mondo, temo di aver cancellato per sbaglio il tuo commento alle mie Note😣 e allora mi permetto di risponderti qui 😊.
        Verissimo quello che dici. Rileggi, ripensi, rivivi, ricordi, ti riconosci, stenti a riconoscerti, ridi, piangi, ti osservi con sguardo dolce e comprensivo, te la prendi con te stesso, non ti sopporti, ti perdoni, ti entusiasmi, rimugini. La vita, insomma 😊!
        Bellissimi la tua sensibilità, il tuo sguardo che va oltre e il tuo modo di esprimerti.
        Grazie di cuore per l’apprezzamento e la partecipazione!
        Buon pomeriggio 😉😚😚😚!

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  3. Purtroppo senza giga sto gg non ho potuto leggere molto ma sto recuperando… Mi spiace sotterrarti di commenti…
    Pero questa cosa dei frammenti di vita mi è piaciuta molto…. A volte mi piace provare ad immaginare cosa possa asserci dietrouno sguardo, un sorriso, un’espressione.a questo ë un gioco!
    Ognuno di noi è un mobdo a cui avvicinarci con rispetto senza avere la presunzione d8 giudicare senza conoscere.

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