101: Un po’ di me #18

Buenas,
Pedro seduto sulla sua sedia, mi guarda. Mi guarda perché vuole fare pace. Ha trovato un rotolo di carta igienica, che ho dimenticato di raccogliere, e ha riempito la casa di carta. Carta che ho ritrovato ovunque. Sul letto, cucina, sala.


La carta e le sue funzionalità.

Serviva per scrivere. Fino a qualche tempo fa. Ora tutti preferiamo il computer e dimentichiamo di quanto era bello colorare il quaderno, tenerlo in ordine. Personalizzarlo. A volte, anche in modo esagerato. Ma, era nostro. Ci rappresentava, rendeva unici.📑📓📕

La carta del libro, invece, la associo sempre al suo odore. Odore di libro, antico, di qualcosa che non è commerciale.
Infatti, preferisco prendere i libri nei mercatini, perché è proprio lì che trovo titoli diversi. Titoli che non riuscirei a trovare in una libreria dove il Bestseller del momento è padrone della scena.
Nel pomeriggio, ho comprato tre libri in un mercatino di vestiti, libri e mobili usati.

Ho preso Maggie Cassidy di Kerouac, Gente di Dublino di Joyce, Il lacchè e la puttana di Nina Berberova. Quando li leggerò vi dirò se mi sono piaciuti.

Ora vi lascio! Pedro è appena venuto e ha cercato di fare pace. Gli ho detto di andarsene. E aspetterò ancora un po’ prima di perdonarlo.


Buona serata a tutti,

Em@

16 pensieri su “101: Un po’ di me #18

      1. Era bella la veste precedente ma se non la sentivi tua allora hai fatto bene a cambiare. Sono passata a salutarti. Tutto ok?
        Buona serata e buona estate.

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  1. E ciao ! Adoro i mercatini di oggetti usati… libri, quadri e cose arrugginite. Il tempo li colora. E certi libri con dentro vecchie cartoline capitano ancora. Anche con sottolineature ed appunti. “Gente di Dublino”… ehm. Preparati. E’ un po’ sospeso. Nel tempo. Anche lui. Buona serata ! 😀

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