
Buen@s,
il freddo è iniziato a farsi sentire. Con esso la neve e le giacche pesanti, che ci riscaldano amorevolmente. Bianca dorme in poltrona. Si sa i cagnolini amano il caldo della casa e le coccole.
Ho appena finito di leggere “La suora giovane” di Giovanni Arpino. Un romanzo breve, scritto nel 1959.
Il protagonista, Antonio, è un ragioniere che vive la sua solitudine in una Torino descritta benissimo, che fa da sfondo alle sue avventure.
Antonio lavora tutti i giorni, con gli stessi orari, ma è stanco della sua vita convenzionale, dove la monotonia prende il sopravvento e la (pseudo) relazione con una certa Anna non va oltre il flusso quotidiano (per lui monotono).
Antonio, Antonino, trova la sua valvola di sfogo in una suora; una novizia di nome Serena, che incontra alla fermata del tram.
Inizialmente, immagina questo incontro. Poi, realmente e fortunatamente, la conosce.
Parlano per ore all’interno della casa di un avvocato gravemente ammalato, che la novizia accudisce. Ore che acquistano valore per Antonio, che trova il suo “se stesso” in qualcosa e qualcuno, che non avrebbe mai immaginato di vivere e incontrare.
Ciò che ho amato maggiormente, oltre allo stile, è la modernità di questo romanzo.
E come diceva la mia prof. di francese al liceo :”Un romanzo è attuale quando è moderno”. Quando le problematiche e le emozioni rispecchiano la realtà che viviamo. Ora.
Bianca si è svegliata. E’ ora di uscire, per il bisogno quotidiano.
Mil besos,
Em@
P.S.: Il libro, che personalmente ho trovato al mercatino, si può trovare su amazon:
https://www.amazon.it/La-suora-giovane-Giovanni-Arpino/dp/8860739969