Conosco un signore che ha come proprietà una macchina. Quando vado in palestra, lo incontro. Cura la sua macchina come la rosa del Piccolo Principe.
Questo signore ha gli occhiali da vista ed avrà circa 50 anni. Parla poco. E’ taciturno.
La sua macchina contiene: lenzuola, letto, vestiti e persino fiori. Ha anche gli elastici che gli servono a “saldare” coperte, per proteggere la macchina dai raggi solari.
E’ un uomo buono, gentile. Ma, come se non esistesse. Forse si sente libero così, forse ha paura degli altri. Del mondo, spesso ostile. Dei pregiudizi che delimitano.
La sua vita gira tutta intorno al suo mezzo. Ma, è un mezzo che non cammina. Un po’ come noi che abbiamo la nostra casa, il nostro rifugio, e ci sentiamo al sicuro solo lì.
La solitudine è una situazione penosa solo se non è una scelta voluta. A volte invece alcuni la scelgono liberamente per vari motivi. Ciao Ema. buona giornata a te.
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