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Buonasera o buenas!

Sono tornato, solo per scrivere qualche parola, perché le ultime due settimane sono stato un po’ impegnato. E non ho avuto il tempo materiale per sedermi,riflettere e poi scrivere.

Ho pensato che, da questa settimana e ogni fine settimana, scriverò un post a settimana, dove racconterò un po’ di cose della settimana (scusate per l’uso della parola “settimana”, ma rende molto. No?)

Inoltre, come potete osservare al lato del blog, ho inserito i riferimenti della mia pagina facebook dei libri. Questa settimana ho iniziato di nuovo a postare, perché mi sento motivato. Che mi sta succedendo, non lo so!

Chiunque voglia iscriversi, lo ringrazio in anticipo.

Ora vado a cena, prima devono mangiare le bestie. E poi il sottoscritto. Anche se dovrebbe essere il contrario. No?

Vi saluto,

Mil besos,

Em@

 

5: Vento, sole e due alberi…

Ore 15.45

Vento. Sole. Due alberi.
Ho appena finito di sorseggiare un caffè in un bar insolito, dove radio 101 passava Rihanna, con “Te amo”.
Canzone di qualche anno fa. Che mi ricorda Berlino. Un’estate a Berlino, in cui ero ancora bambino e sicuramente non avevo l’esperienza di oggi. Che a volte mi travolge, innescando nella mia mente pensieri catastrofici. Pensieri che prontamente cerco di razionalizzare. Alla fine ce la faccio.
E torno in me.
Con il mio giaccone rosso e cappello grigio. Con il sole che mi acceca. Per fortuna. Oggi.
Questo per dire che con la crescita, che si evolve continuamente, si pensa molto. Si osserva. Si piange e ride, si ride e piange. Poi si riflette, ci si interroga e si cerca di dare spiegazioni a cose che non ce l’hanno. Ma, tu vorresti spiegarle perché vuoi essere più sicuro.
Ma, poi ti arrendi e cerchi di andare avanti. Andando oltre quei tre puntini che metti nelle frasi d’effetto. Puntini che lasciano spazio a un progetto di vita mai consono a quello che ti aspettavi.
Sempre diverso da quello che cercavi.
Due alberi. Sole. Vento.
Vento d’inverno non freddo che fa da sottofondo a una pausa niente male.
Buona serata