Primo passo, ok!

Vengo verso di te e ti abbraccio (2)

Ehi tu! Sole sempre più.
Forse domani il tempo cambierà. Cambieranno i destini, gli incontri prestabiliti.
Su, dai! Un incontro fallito porta forse a un nuovo incontro?
L’amore è nell’aria.
Già si sentono le mimose.
I piselli si intravedono nei pantaloni della tuta (Che ossessione!).
Io, mi guardo allo specchio e mi dico: “No, no, non sono io!”
Poi, aggiungo: “Sì, sono io!”
Forse, appena cambiato. E con la voglia di volermi bene.
Primo passo, ok!

25 settembre: Passi…

Buen@s,

In sala d’aspetto.

Tra poco avrò i risultati. Che paura!
Non voglio pensare al responso, anche se so che, nel caso in cui sia positivo, la mia vita cambierà. Cambieranno i giorni.

Mentre attendo, osservo la sala.
Ci sono solo io. Indifesa e incosciente.
A volte, si fanno le cose senza pensare.
Senza pensare alle conseguenze.

La finestra è aperta. E la vita scorre. Scorrono i passi delle persone che passano: i ragazzini colpiscono la palla, le donne impegnate indossano tacchi. Le gambe di due donne sfregano una busta della spesa. Quella di plastica pesante che compri alla Conad.

Mentre attendo, penso a quei passi. Passi che calpestano vie che conosco e che non fanno paura.
Vie che accolgono due pasticcerie aperte di domenica mattina. Quando la settimana è finita. E la tensione scompare.

È arrivato il mio turno.
I passi della segretaria si sentono prima in lontananza. Poi più vicini. Poi si incrociano con il rumore della porta che si sta aprendo.

Signora Vaudetti è il suo turno – mi dice la segretaria.
Mi alzo da una sedia quasi comoda, con formicolii che insediano il mio corpo già provato.

Ho paura. È l’ora di entrare. Mentre in lontananza continuo a sentire i passi degli altri che calpestano sentieri già collaudati.

Mil besos,

Em@